La sua storia risale al 1993 grazie alla realizzazione di un progetto didattico ideato dalle maestre dalla scuola primaria di Massicelle, al fine di “rendere la scuola non solo un luogo di istruzione, ma anche e soprattutto un luogo di formazione della persona nella sua interezza”.
E’ stato grazie all’intuizione di tre maestre Angella Serra, Santina Luongo e Amelia Marola, insegnanti del plesso locale, che il progetto è riuscito a concretizzarsi nella proposta di dar vita a un museo.
L’iniziativa didattica ha avuto come scopo “non solo quello di curare gli aspetti cognitivi, bensì di creare un’ambiente educativo e di apprendimento nel quale gli alunni diventano protagonisti della loro crescita culturale e personale, sperimentando processi democratici di decisione”. In tal modo ogni gruppo classe che ha frequentato la Scuola Primaria di Massicelle ha avuto l’opportunità di vivere questa esperienza, di lasciare un segno tangibile di sé nella storia della scuola e del proprio territorio.
Così, le maestre hanno coinvolto i bambini ad immergersi nei luoghi del passato e ad attraversare un vero e proprio “viaggio della memoria” attraverso la scoperta e la ricostruzione di molti giocattoli che usavano i nonni e bisnonni con l’uso di materiali poveri, per lo più reperiti nell’ambiente circostante, nella natura, come: legno, erba, carta, galle di querce, sughero, argilla, radici di erica, ecc.
La metodologia didattica ha visto l’utilizzo di diverse strategie tra cui l’apprendimento disciplinare che ha portato ad aprirsi al territorio e a pensare in termini di rapporto con esso.
Per tale ragione, dopo il lavoro di ricerca, analisi e elaborazione dei materiali la scuola ha deciso di dar vita ad un museo, aprendolo alle scolaresche e rendendolo fruibile attraverso visite guidate e viaggi d’istruzione.
Inizialmente il museo è stato ospitato all’interno dell’edificio scolastico di Massicelle e gli oggetti sono stati sistemati in scaffali lignei per l’esposizioni realizzate dagli studenti dell’Istituto Professionale di Campagna su richiesta dell’allora ministro della Pubblica Istruzione.
Il museo così è stato inaugurato nel 1999 ed inserito nella rete dei musei del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano.
Da progetto di plesso il museo diventa progetto di istituto per proporsi come progetto di territorio.
Attualmente, grazie ad un finanziamento pubblico da parte della Ragione Campania destinato alla ristrutturazione di un antico frantoio, il museo ha trovato la sua definitiva collocazione nel vecchio frantoio situato nel borgo di Massicelle.
L’impresa iniziata negli anni ’90 ad opera della scuola è stata così donata al territorio.
Oggi, dunque, spetta all’Amministrazione Comunale e al Gal (consorzio volontario di agenzia per lo sviluppo sostenibili, socio-economico e tecnologico del territorio) occuparsi della gestione del museo, il quale diventa prospettiva di sviluppo economico e sociale del territorio stesso, attraverso la realizzazione di future botteghe artigianali, di futuri itinerari turistico-ambientali all’interno del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano.
In tal modo si offre alla scuola la possibilità di organizzare progetti finalizzati a scopi educativi e didattici; mentre al territorio si presenta l’opportunità di creare prospettive di sviluppo future in cui il museo rappresenta un polo per la custodia e la valorizzazione dell’identità di una comunità. Non solo, il museo può diventare un centro di produzione culturale, un’agenzia educativa e di ricerca, nonché un’attrazione turistica, indispensabile soprattutto per la crescita e l’esistenza di piccoli paesi delle cosiddette “aree interne” che presentano profili di marginalità e di perifericità rispetto ai centri abitativi di una grande città.
Cosa facciamo

Educhiamo
Organizziamo visite scolastiche trasferendo ai ragazzi la cultura dei luoghi, tramandando le tradizioni locali, e la promozione dei nostri territori.

Supportiamo
Aiutiamo le associazioni locali prevalentemente giovanili, ad accedere alla formazione e al supporto di cui hanno bisogno,favorendone gli scambi culturali con altre associazioni europee

Costruiamo
Facilitiamo percorsi culturali, stringendo alleanze che costruiscano reti tra giovani del territorio aiutandoli ad accedere ai finanziamenti, agli strumenti, alla formazione e al supporto di cui hanno bisogno

Raccogliamo donazioni
Lanciamo campagne per raccogliere oggetti e testimonianze della memoria storica dei nostri luoghi che poi rendiamo fruibili attraverso le attività del museo
Anni dalla
nascita
donatori
volontari
campagne
di successo
Dicono di noi
E' stata una piacevole sorpresa visitare il vostro Museo, ho respirato lo sforzo e l'attenzione riposta per trasferire le emozioni di tradizioni passate attraverso oggetti semplici, ch econnotano il vostro territorio

Gaetano Ferronetti
visitatoreI can only congratulate the organization of your Poor Toy Museum, the volunteers accompanied me on a guided tour, dedicating me all the time to satisfy my curiosities about your traditions. Congratulations!








